EFSA: ok alla Camola della farina, cibo del futuro
A gennaio l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha definito la camola della farina un alimento sicuro per la salute e ora gli stati membri dell’Unione Europea ne hanno autorizzato la vendita e il consumo in due formati: disidratati e interi, o come farina per prodotti da forno ad alto contenuto proteico.
È la prima volta che in Europa viene riconosciuto e consentito il consumo questo tipo di cibo del futuro: il Tenebrio molitor o Camola della farina.
Capiamo insieme di cosa si tratta!
Che animale è il Tenebrio molitor?
Il Tenebrio molitor è il nome scientifico della camola della farina. Queste comuni camole vengono allevate con un bassisimo impatto ambientale e sono una fonte incredibile di proteine. Per queste ragioni è considerato un cibo del futuro.
Perché ci serve un “cibo del futuro”?
Secondo il Rapporto FAO (Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite) del 2020 ogni anno 700 milioni di persone (il 9% della popolazione mondiale) è denutrito. Questo non solo a causa della quantità di cibo, ma anche della sua qualità. È stimato che una dieta sana costa 5 volte quanto una a base di “cibo spazzatura" e questo pregiudica l’accesso a un’alimentazione completa dei nutrienti essenziali. Alimenti come gli insetti, ricchi di proteine e nutrienti paragonabili a quelli contenuti in carne e pesce, andrebbero quindi a migliorare tale situazione alimentare, insieme a quella dell’ambiente.
Mangiare insetti aiuta l’ambiente. Perché?
Gli insetti hanno un impatto ambientale davvero molto basso: necessitano di meno acqua, cibo e terreno rispetto agli altri animali da allevamento e producono meno gas serra di questi. Insomma, una scelta ecosostenibile e a buon mercato. (Fonte: ENTONOTE)
Ma è davvero del futuro?
In realtà sono una risorsa alimentare per l’uomo da più di 10.000 anni. Nel mondo ci sono già milioni di persone che mangiano comunemente alcune specie di insetti, definiti dalla FAO una “risorsa alimentare nutritiva e salutare", ricca di grassi, proteine, vitamine, fibre e minerali.
In Italia gli insetti vengono già mangiati?
Fino ad oggi la vendita e la somministrazione di alimenti a base di insetti non erano previsti dalla nostra normativa e da quella europea, ma l’autorizzazione arrivata dall’EFSA in questi giorni apre un nuovo capitolo sul consumo e la somministrazione di alimenti che contengono le camole della farina. In questi anni un lavoro eccellente di sensibilizzazione dell’argomento è stato portato avanti dall’associazione ENTONOTE.
Giulia e Giulia sono due donne accomunate dal nome e dall’idea di portare “gli insetti nel piatto” fornendo, a chi vuole approcciarsi a questa branchia alimentare, la giusta consapevolezza sul perché e l’informazione sul come.
ENTONOTE nasce nel 2015 a Milano e cresce nel tempo con un libro “Un insetto nel piatto: piccola guida al cibo del futuro" Red Edizioni, nel Novembre 2016, e con #entoexperience, un percorso volto alla scoperta dell’insetto nel piatto attraverso un’esperienza gastronomica e interattiva!
In sintesi, come detto da Entonote, stiamo parlando di “un cibo che fa bene a noi e al pianeta“, quindi perché non approfittarne?